Dove pulsa l'underground: guida intergalattica alla musica live nel Centro-Sud

La musica dal vivo in Italia è un nodo gordiano da diversi anni ormai. La pandemia, se non la causa, ha rappresentato senz'altro un acceleratore di processi già da tempo in atto e la lista di esercizi che hanno chiuso i battenti lungo la penisola sembra purtroppo aumentare ogni giorno. Ma il reale problema e la domanda o l'offerta? e in che percentuale? Inauguriamo oggi una rubrica radiografica in cui analizzeremo la 'cartella clinica' degli spazi della musica live lungo la Penisola. Atto I: centro-sud italiano. Abbiamo chiesto direttamente ai protagonisti più coinvolti nell'ambiente di raccontarci la propria esperienza nel settore e i cambiamenti degli ultimi anni.

Fronte Adriatico impossibile non citare lo Scumm di Pescara, istituzione della musica live e non solo dal 2015. Abbiamo parlato col direttore artistico, Luca Falcone, che ci ha raccontato il suo iter, dagli inizi nel 2010 con l'associazione Mutiny! alla programmazione a tempo pieno per lo Scumm, e la proposta (possiamo dirlo davvero a gran voce) culturale del locale:
"Abbiamo una programmazione costante di almeno un paio di concerti, con picchi anche di 5 o 6 (!), a settimana. La selezione è votata alla varietà, ma prediligiamo musica inedita. Tengo molto però alla soddisfazione degli artisti: trovo importante che le band suonino davanti a un pubblico attento e interessato, per questo a volte mi trovo a dover dire di no. Molti capiscono questa dinamica, altri no e si offendono, ma in realtà far suonare tutti sarebbe il mio sogno. Attualmente registriamo un'interessantissimo fenomeno di abbassamento dell'età media tra il pubblico, spesso nella fascia 16-25 ai concerti, una cosa che fino a quindici anni fa era normale e che, invece, nell'ultimo decennio era diventata sempre più rara. Ne prendiamo atto e ci fa ben sperare per il futuro. Negli anni abbiamo stretto un rapporto di collaborazione con Skeptic Agency di Davide Straccione, attivo principalemente in ambito metal, mentre per l'estate le energie sono canalizzate nel Frantic Fest, quest'anno alla settima edizione. Ma collaboriamo anche con altre realtà del territorio come la crew di Pescara Hardcore e i ragazzi di Ess Quiss, attivi nell'hip hop. Nel corso degli anni abbiamo organizzato anche presentazioni di libri, stand-up comedy, proiezione cinematografiche: non ci siamo tirati indietro davanti a nulla!"

Il Lizard Club di Caserta offre una programmazione live più variegata (recentemente ha ospitato i concerti di I Hate My Village, Stormo, Kontravoid, Giancane, Diaframma), spesso in collaborazione con Subculture. Il direttore artistico Ago Giordano ci ha raccontato degli esordi assieme al socio Luciano e dei primi concerti underground nel 2008 a Frattamaggiore, sotto firma "La Scala Privata":
"Organizzavamo eventi senza pensare troppo a dinamiche di business, eravamo ventenni sognatori e producevamo band (tante dall'estero) punk, post-punk, metal, indie, rock. Abbiamo aperto il Lizard cinque mesi prima della pandemia e, come ogni venue, abbiamo attraversato un periodo molto difficile. Da tre stagioni ormai, invece, la nostra programmazione è fitta è votata all'alternanza: variamo tanto e ogni settimana proponiamo cose diverse. Per i parties con djs e set elettronici ci ispiriamo al clubbing di respiro internazionale, cercando di ricreare un'ambientazione europea; preferiamo un club caldo a un locale stracolmo con programmazione commerciale. Ospitiamo band da tutto il mondo, soprattutto grazie all'evento SubCulture, ma anche artisti di spicco del panorama italiano. Stiamo notando, tuttavia, una partecipazione crescente di pubblico, forse dovuto al classico passaparola o, probabilmente, anche a investimenti nella comunicazione"

Nel Molise, a Campobasso per la precisione, c'è il Circolo Letterario Beatnik, nato come circolo Arci nel 2016 e attivo nella musica live dal 2018 a cadenza mediamente bisettimanale. Angela Del Gesso, presidente e direttrice artistica del circolo, ci racconta la loro proposta artistica:
"Se dovessimo disegnare una linea di andamento dell'affluenza al Circolo negli anni, sarebbe sicuramente ascendente. I motivi credo siano legati a una serie di miglioramenti dal punto di vista organizzativo e promozionale che ci hanno permesso di migliorare la nostra proposta. Parallelamente però, è stato molto importante costruire una comunità attiva, partecipe e coesa attorno al posto. La dimensione di circolo Arci ci ha aiutato molto. Lo spazio non è solo il luogo dove vai a fruire del concerto, con la tipica modalità frontale. Al Beatnik puoi fare le riunioni del tuo collettivo, puoi organizzare i tuoi eventi culturali, creativi e laboratoriali in una dimensione di mutualismo che si muove fuori dalle dinamiche del profitto. In merito alla dimensione live, i progetti che ospitiamo sono esclusivamente di musica inedita e spesso le proposte non sono di facile fruibilità per tutte le orecchie. Qualcuno una volta mi disse che la programmazione del Beatnik è hardcore, non intendendo una definizione di genere, ma una tendenza all'estremo e al limite. La risposta però è nel complesso ottima, a dimostrazione che gli ammiccamenti, i compromessi e le mezze misure hanno stancato un po' tutti, a tutti i livelli"

Un punto di riferimento, da anni ormai imprescindibile per la musica live nel Lazio meridionale, è il Metropolis Live Club di Piedimonte San Germano. Abbiamo parlato col proprietario Mirko Cascarino che da oltre 20 anni gestisce, assieme alla moglie Katia, una realtà importante e quasi un faro all'interno di un deserto sonoro (scusate se ci autocitiamo) come quello rappresentato dalla provincia e dalle periferie tra Roma e Napoli.
"Organizziamo da sempre eventi ogni fine settimana per 12 mesi l'anno e la nostra passione viscerale per la musica dal vivo non è mai venuta meno. La nostra programmazione gravita principalmente attorno alla scena metal e rock, che meglio rappresenta in termini di gusto sia noi che la nostra clientela. La nostra filosofia è votata alla collaborazione: lavoriamo in sinergia con artisti, promoter e collettivi, creando una rete che sostenga l'intera scena musicale. Oltre ai concerti, abbiamo in programma anche seminari e convengi legati al mondo della musica, perchè ci piace offrire esperienze a 360 gradi. Non siamo solo un luogo dove ascoltare musica, ma anche un punto di riferimento per cultura e condivisione. Riguardo la musica inedita, abbiamo sempre cercato di supportare progetti di questo tipo perchè non c'è soddisfazione più grande che vedere talenti emergenti esibirsi dal vivo ma, come tutti sanno, la partecipazione e il supporto sono diversi per le band che propongono tributi a gruppi iconici come Iron Maiden o Metallica. Non ci arrendiamo e cerchiamo sempre di inserire almeno un progetto inedito a settimana, a costo di sacrifici. Per quanto riguarda la ripresa del settore, abbiamo notato una graduale crescita, soprattutto nell'ultimo anno, in cui il pubblico ci ha seguito con sempre maggiore affetto e partecipazione. Non possiamo che essere soddisfatti del supporto che riceviamo, soprattutto in un periodo come quello che siamo vivendo. La nostra esperienza ci ha insegnato che il successo non arriva senza impegno. Io, ad esempio, suono da quando avevo circa 15 anni e ho due formazioni metal. È un lavoro che coincide con uno stile di vita, che richiede costanza, dedizione e grande passione"